Cause e rimedi per il melasma nella zona dei baffetti

Il melasma nella zona dei baffetti è una delle manifestazioni cutanee più comuni e spesso più frustranti che interessano il viso, soprattutto nei mesi estivi o in seguito a sbalzi ormonali. Si presenta con macchie scure simmetriche, localizzate tra labbro superiore e naso, e può alterare in modo evidente l’uniformità dell’incarnato. Non si tratta solo di un tema estetico, ma di una condizione legata a fattori interni ed esterni ben precisi, che vanno conosciuti per intervenire nel modo più efficace. In questo articolo esploreremo le cause principali del melasma localizzato, le abitudini da evitare e i rimedi più indicati per attenuare le discromie e prevenire la loro ricomparsa. Un focus essenziale per chi desidera recuperare un tono più omogeneo e prendersi cura della zona del viso spesso trascurata ma molto delicata.

Le cause delle macchie nella zona dei baffetti: quando il melasma si concentra sull’area del labbro superiore

Il melasma nella zona dei baffetti, conosciuto anche come melasma baffi o melasma baffetti, è una condizione cutanea che si manifesta con macchie scure o irregolari localizzate sopra il labbro superiore. Questa particolare forma di discromia è spesso legata a una combinazione di fattori ormonali, esposizione solare e predisposizione genetica. La sua comparsa può influire sull’uniformità dell’incarnato, generando disagio soprattutto per la sua posizione.



Esposizione al sole

Tra le cause più comuni del melasma baffetti, l’esposizione ai raggi UV senza protezione solare riveste un ruolo centrale. La zona del labbro superiore, per conformazione anatomica e frequente esposizione, è soggetta a stimoli luminosi continui che possono attivare la produzione disomogenea di melanina. L’intensità del sole, soprattutto in estate o durante giornate molto luminose, può innescare o accentuare le macchie solari sui baffetti, soprattutto se non è stata applicata una protezione adeguata.



Influenza ormonale e trattamenti estetici

Un altro fattore che può incidere è rappresentato dalle variazioni ormonali, come quelle che si verificano durante la gravidanza. In questi casi, l’area dei baffetti può diventare più reattiva e soggetta a iperpigmentazione. Anche alcuni trattamenti estetici frequenti su questa zona, come la ceretta, la luce pulsata o la rasatura, possono contribuire a rendere la pelle più sensibile e predisporla alla comparsa del melasma, soprattutto se seguiti da una scarsa protezione dai raggi UV.



Predisposizione e fattori genetici

In alcune persone, la tendenza alla pigmentazione localizzata è maggiore per predisposizione genetica. Questo significa che, a parità di esposizione o trattamento, la cute sopra il labbro superiore può reagire in modo più marcato, sviluppando aree di colorazione più intensa o persistente, che nel tempo si fanno più evidenti.



Prevenzione e attenzioni quotidiane

Il primo passo per contrastare il melasma baffetti è la prevenzione. Questo significa proteggere l’area esposta con una protezione solare elevata, indossare cappelli a tesa larga e fare attenzione a non sottoporre la zona a stress meccanici o agenti fotosensibilizzanti. È altrettanto importante evitare abitudini come l’esposizione al sole dopo la depilazione, che può aumentare il rischio di macchie solari baffetti.

Per un approfondimento sulle cause e i rimedi più efficaci, ti consiglio di consultare anche la guida di La Roche-Posay dedicata al melasma: Melasma: cause, rimedi e gravidanza.

Melasma e macchie solari nella zona baffetti: strategie efficaci per ridurre la visibilità

Il melasma baffetti si manifesta con aree iperpigmentate nella zona del labbro superiore e rappresenta una delle localizzazioni più frequenti e percepite con maggiore fastidio. Ridurne la visibilità richiede un approccio costante, attento e mirato.



Agire con costanza

Contrastare il melasma baffi e attenuare le discromie richiede una routine skincare che unisca detergenza delicata, attivi uniformanti e protezione solare ad ampio spettro. Il primo passaggio fondamentale è la detersione, che dovrebbe essere affidata a formule adatte anche alla pelle sensibile. Il Gel Detergente MELA B3 offre un’azione micro-peeling che aiuta a purificare e levigare la pelle, preparando il viso ai trattamenti successivi.

Il secondo step prevede l’applicazione di un trattamento concentrato, come il Siero MELA B3, formulato per agire sulle macchie scure persistenti. Il siero agisce sulle discromie legate agli squilibri ormonali che alle macchie post-acneiche e da fotoesposizione, aiutando a uniformare il colorito e ridurre visibilmente le irregolarità pigmentarie. È testato su tutti i fototipi e può essere usato anche sulle pelli sensibili.



Prevenire l’intensificazione delle macchie

Dopo aver applicato il siero, è fondamentale proseguire con una crema che offra protezione e azione correttiva. MELA B3 Crema SPF 30 è pensata per agire sulle macchie scure, mentre protegge la pelle dagli effetti nocivi dei raggi UV. La sua formula aiuta a prevenire l’insorgenza di nuove discromie e migliora la qualità dell’incarnato giorno dopo giorno.

In alternativa si può utilizzare il Fluido Antimacchie Anthelios UVMUNE 400 SPF 50+ offre una difesa completa anche contro i raggi UVA ultra-lunghi, spesso responsabili dell’intensificazione delle discromie. Questo fluido aiuta anche a prevenire la ricomparsa di macchie solari, con una texture leggera adatta all’uso quotidiano, da applicare anche sopra altri trattamenti o sotto il make-up.



La costanza come chiave per risultati visibili

Ridurre la visibilità del melasma baffetti e trattare efficacemente le macchie solari nella zona dei baffetti è un processo graduale, che richiede regolarità e combinazione di più trattamenti complementari. Dalla scelta di una detersione adatta fino alla protezione solare specifica, ogni fase della routine contribuisce a uniformare il colorito e a prevenire nuovi accumuli di melanina. È importante non interrompere i trattamenti una volta raggiunto un risultato soddisfacente, ma proseguire con una routine consolidata per favorire il mantenimento dei benefici ottenuti.