Disturbi del sonno nei bambini: 10 consigli di un’esperta

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I problemi e i disturbi legati al sonno nei bambini includono:


  • insonnia (non dormire abbastanza);

  • ipersonnia (dormire troppo);

  • parasonnie (comportamenti anomali durante il sonno).

 

In molti casi si tratta di disturbi peculiari di ciascun bambino ed essi possono addirittura essere il risultato degli sforzi dei genitori che, seppur agendo con le migliori intenzioni, talvolta finiscono per accentuare i disturbi stessi. Le difficoltà legate al sonno nei bambini possono anche derivare da disturbi della pelle come avere la pelle a tendenza atopica. 


Abbiamo intervistato la dottoressa Sarah Bursaux, esperta del sonno dei bambini, che ci ha illustrato le buone pratiche legate al sonno e ci ha svelato i suoi 10 consigli principali per far dormire bene i nostri bambini.

Cos’è esattamente un disturbo del sonno?

QUALE DISTURBO DEL SONNO HA IL MIO BAMBINO?

Un disturbo del sonno è qualunque turbamento della durata o della qualità del sonno. Tra tali disturbi vi sono la difficoltà nell'addormentarsi e nel rimanere addormentati, ma anche riuscire a dormire ma non sentirsi riposati al risveglio.

I disturbi del sonno del bambino si dividono in tre categorie:

  • insonnia (non dormire abbastanza o assenza di sonno);
  • ipersonnia (dormire troppo: gli umani non dovrebbero andare in letargo!);
  • parasonnie (comportamenti anomali durante il sonno, come camminare, parlare, mettere in atto i sogni).

Al di là delle classificazioni mediche, in molti casi si tratta di disturbi peculiari di ogni bambino e la dottoressa Bursaux è specializzata nell'aiutare i genitori ad identificare i loro specifici comportamenti ricorrenti che, seppur diretti ad aiutare i figli a dormire, nel lungo periodo creano invece dei circoli viziosi (ad esempio mettersi a letto con il bambino).

Cosa provoca i disturbi del sonno nei bambini

PERCHÉ IL MIO BAMBINO NON RIESCE A FARSI UNA BUONA NOTTE DI SONNO?

“La mancanza di sonno nel bambino è spesso dovuta alle dinamiche interne dell'unità familiare. Le cattive abitudini (che possono derivare dalle migliori intenzioni!) semplicemente si trasferiscono al bambino. Sta tutto nel modo in cui i bambini imparano i comportamenti legati al sonno, spesso dai genitori. Vi sono moltissimi fattori coinvolti, ma è molto facile cadere in abitudini sbagliate. In più, se i genitori sono ansiosi riguardo al sonno, anche il bambino probabilmente lo sarà. Ecco perché il mio lavoro è guidare sia il bambino sia i genitori affinché un buon sonno non sia un miraggio!”

“I disturbi del sonno nel bambino possono anche essere legati ad allergie, apnee notturne, coliche, tosse e raffreddore, otite o condizioni della pelle come la pelle a tendenza atopica. Queste condizioni tengono spesso sveglio il bambino che ne è affetto. Ad esempio, quando un bambino arriva alla fine del ciclo di sonno, può svegliarsi e iniziare a grattarsi”.

Pelle a tendenza atopica e sonno

QUANDO I BAMBINI NON RIESCONO A DORMIRE A CAUSA DEL PRURITO

“Una delle caratteristiche principali della pelle a tendenza atopica di cui molti genitori non sono consapevoli è il suo impatto sul sonno. Ma in realtà il turbamento del sonno è uno dei problemi più comuni che incontrano i bambini con pelle a tendenza atopica

Il 10-20% dei bambini soffrono di eczema ed esso può interferire pesantemente con il loro riposo. Durante le fasi acute, fino all' 83% dei bambini hanno difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentati. L'impatto del problema sulla qualità della vita non deve essere sottovalutato: in numerosi studi è emerso che i genitori dei bambini con pelle a tendenza atopica vedono l'alterazione del sonno come l'aspetto che, dopo il prurito, ha l'effetto negativo più pesante sulla qualità della loro vita.


STRESS, ECZEMA E SONNO

Lo stress può innescare un circolo vizioso nei bambini con dermatite atopica. Più stressati sono, più l'eczema si acutizza e il prurito aumenta, rendendo più difficile il riposo notturno. Questo li rende ancora più stressati e il circolo continua.”

 

Quali effetti ha la mancanza di sonno sul mio bambino?

QUAL È L’IMPATTO SULLA VITA QUOTIDIANA DI MIO FIGLIO?

“La mancanza di sonno nei neonati e nei bambini piccoli può avere effetti sulla loro salute e sul loro benessere, ma anche sul rendimento scolastico. Studi recenti hanno dimostrato che i bambini che fino a tre anni hanno un orario irregolare per la buonanotte hanno un rendimento peggiore in matematica e lettura, una minor consapevolezza spaziale e maggiori difficoltà di linguaggio. Inoltre, quelli con meno di 10 ore di sonno per notte hanno mostrato un maggior rischio di sviluppare il DDAI (disturbo da deficit di attenzione/iperattività).

La mancanza di sonno può avere gli effetti più disparati sui bambini:

  • Perdita dell'appetito, pianto, agitazione, sonnolenza e ansia rispetto al momento di andare a dormire.
  • Nel caso di bambini con dermatite o eczema atopici, può renderli più suscettibili alle infezioni e più sensibili al dolore. Può pregiudicarne le abilità cognitive e stravolgerne il comportamento, generando difficoltà di concentrazione e problemi emotivi.
  • Naturalmente, la mancanza di sonno nei bambini non influisce solo su di loro: ha conseguenze per l'intera famiglia, provocando ansia nei genitori e fratelli, e tensioni all'interno del gruppo”.

Cosa faresti per far dormire il tuo bambino

“I disturbi del sonno hanno un tale impatto sul bambino e sulla famiglia che i genitori sono disposti a provare qualunque cosa, ho visto davvero di tutto!
Una coppia di genitori aveva fatto slittare l'ora di andare a dormire del loro bambino fino a tarda notte. La cena era alle 22.00 e il bagnetto a mezzanotte!

Un'altra coppia guidava in tondo su una circonvallazione finché il bambino non si addormentava.

Ricordo anche una famiglia che aveva modificato l'uso delle stanze della casa per adattarsi al bambino che aveva un disturbo del sonno. Il padre dormiva in soggiorno, il bambino con la mamma nel lettone e il fratello in un'altra stanza.”

È evidente che i problemi del sonno infantile hanno enormi conseguenze sulla vita dell'intera famiglia. Continua a leggere per scoprire il punto di vista della dottoressa Bursaux su come affrontare i disturbi del sonno e i suoi 10 consigli fondamentali per far dormire il tuo bambino, senza dover ricorrere a soluzioni un po' pazze!”

Come affrontare i disturbi del sonno dei più piccoli

“Quasi tutti i disturbi del sonno possono essere trattati da un medico di base, un pediatra o uno psichiatra infantile, ma le persone più importanti sono in realtà i genitori. Spesso, problemi che all'inizio appaiono come insormontabili possono essere risolti in due o tre sedute.”

Durante la prima seduta, che è spesso abbastanza lunga, il professionista sanitario dedica il tempo necessario ad ascoltare i genitori e a familiarizzarsi con la storia del bambino. In tal modo, cerca di capire qual è la radice del disturbo del sonno e di identificare le sue manifestazioni principali.

Successivamente, una o due sedute saranno dedicate alla spiegazione da parte del professionista delle caratteristiche del sonno normale e alla proposta di nuovi modi per affrontare il disturbo del sonno del bambino.”

10 Consigli per far dormire il tuo bambino

  1. La comunicazione è tutto: "Spiega perché è ora di andare a letto e perché dormire è importante. Occorre sempre ascoltare e rispondere alle domande del tuo bambino per rassicurarlo prima di dargli la buonanotte”.

  2. Elimina lo stress legato al sonno: “ Il sonno non deve essere visto come una sfida o una lotta dal bambino. Aiutalo a pensare al sonno come a qualcosa di calmo e rilassante. Un buon modo per raggiungere questo risultato è concedere al bambino qualche forma di autonomia rispetto al sonno. Potresti ad esempio fargli scegliere quale pigiama indossare, o quale storia desidera farsi leggere”.

  3. Mantieni orari dei pasti regolari: “ Mangiare alla stessa ora aiuta a creare una routine quotidiana regolare, la quale a sua volta contribuisce a una buona igiene del sonno”.

  4. Mantieni un orario costante per il sonnellino: “ I bambini hanno bisogno di una routine del sonno. Rispetta lo stesso orario per il sonnellino ogni giorni e non far dormire il tuo bambino nelle ore precedenti al momento di andare a letto la sera”.

  5. Pratica una buona igiene del sonno: “ Per un buon sonno, un bambino ha bisogno di una routine regolare, come il bagnetto e la lettura di una storia prima di dormire. E dovresti rispettare lo stesso orario per la sveglia e per la buonanotte ogni giorno”.

  6. Affronta ogni disturbo sottostante che può influire sul sonno: “ A volte c'è una ragione medica per cui un bambino non riesce a dormire, come ad esempio il prurito dovuto alla pelle a tendenza atopica. Per prima cosa occorre trattare questa condizione e poi applicare questi consigli come si farebbe per qualunque altro bambino”.

    Per saperne di più

  7. Monitora i progressi: “ È una buona idea usare un calendario e degli adesivi per tenere traccia del sonno del tuo bambino. Dopo una buona notte di sonno, ricompensa il tuo bambino con uno dei suoi adesivi preferiti. E dopo aver accumulato adesivi per una settimana puoi concedergli un premio di sua scelta”

  8. Le storie della buonanotte funzionano: “ Una delle cose più semplici che puoi fare per aiutare il tuo bambino a dormire è leggergli una storia. Questo ha un effetto di distrazione dall'ansia di non dormire e spesso consente al bambino di appisolarsi. Alcuni bambini amano addirittura ascoltare la stessa storia ogni sera poiché questo contribuisce a rendere la buonanotte un momento rituale. Perché non cantare la stessa canzone o ripetere le stesse frasi rassicuranti ogni sera prima di spegnere la luce?”.

  9. Sii chiaro sulle regole: “ Spiega in modo semplice e chiaro ai tuoi bambini in un linguaggio comprensibile per loro che che una volta che hai dato loro la buonanotte, significa che è il momento di dormire. Rassicurali che non vedi l'ora di passare una nuova giornata con loro l'indomani”.

    Cos'è il sonno e perché è importante? Scoprilo QUI 

    Se sei un adulto affetto da mancanza di sonno, scopri dei consigli utili QUI 

 

Sources:

helping-your-child-with-eczema-sleep
importance-of-sleep-eczema-babies-toddlers

 

VERO
O FALSO

Modella Donna Risposta Vera o Falsa

LE MANIFESTAZIONI CUTANEE DELLA PELLE A TENDENZA ATOPICA
POSSONO ESSERE SCATENATE DALLO STRESS.

VERO Simbolo Check Azzurro Risposta Esatta

Gli esperti hanno confermato che emozioni, shock e stress possono svolgere un ruolo significativo nelle manifestazioni cutanee della pelle a tendenza atopica e scatenarne la presentazione. Tuttavia, la pelle a tendenza atopica è nota anche per essere un disturbo genetico. Se lo stress scatena le manifestazioni cutanee nel tuo caso, puoi provare anche tecniche di gestione dello stress
Scopri di più
Modello Uomo Risposta Vera o Falsa

LA DIETA PUÒ
AGGRAVARE LA PELLE A TENDENZA ATOPICA?

VERO Simbolo Check Azzurro Risposta Esatta

Alcuni cibi possono scatenare le manifestazioni cutanee tipiche della pelle a tendenza atopica e causarne la comparsa. Se ritieni che l'alimentazione possa aggravare i problemi legati alla pelle a tendenza atopica nel tuo caso o nel tuo bambino, consulta un medico
Scopri di più
Modello Uomo Risposta Vera o Falsa

LA PELLE A TENDENZA ATOPICA
SCOMPARE CON IL TEMPO.

VERO Simbolo Check Azzurro Risposta Esatta

A seconda dei bambini, la pelle a tendenza atopica può durare pochi mesi o anni.
In alcuni casi, la pelle a tendenza atopica persiste anche in età adulta, ma è impossibile da prevedere. Non esiste un trattamento definitivo per la pelle a tendenza atopica, ma con le accortezze giuste è possibile gestirla.
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LA PELLE A TENDENZA ATOPICA
PUÒ ESSERE CONTAGIOSA.

FALSO Simbolo X Azzurro Risposta Sbagliata

La pelle a tendenza atopica non è assolutamente contagiosa. Il trattamento delle manifestazioni della pelle a tendenza atopica si basa su prodotti appositi e lenitivi
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