Rimedi e Prodotti per la Dermatite da Ciuccio

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Durante le prime fasi della vita, il bambino vive un periodo di grandi cambiamenti. I primi mesi sono pieni di nuove scoperte che mettono l’infante a dura prova. Il sostegno dei genitori e della famiglia è fondamentale affinché il neonato cresca in un ambiente accogliente e comprensivo dei suoi bisogni. Il piccolo dovrà trovarsi ad affrontare i primi fastidi e dolori, dovrà prendere consapevolezza del proprio corpo e del mondo che lo circonda. Un compito non facile e impegnativo. È per questo che spesso piangerà o cercherà consolazione nel seno materno. O nel ciuccio. Strumento fondamentale per molti genitori che però, usato con troppa frequenza o per troppo a lungo, può causare problemi come l’irritazione da ciuccio. Ma partiamo dal principio.

A cosa serve il ciuccio?

L’istinto di suzione negli esseri umani, nei primi mesi di vita, è innato. Quando si analizza la funzione del ciuccio si parla di suzione non nutritiva ovvero ciucciare non ha il solo scopo di alimentarsi ma serve anche e soprattutto a soddisfare il bambino e a tranquillizzarlo. La suzione ha una funzione consolatoria e analgesica quindi aiuta i più piccoli ad affrontare emozioni e piccoli dolori quotidiani. Rispetto all’uso del ciuccio, però, bisogna che i genitori vi ricorrano con moderazione: è vero che il ciuccio calma stati di agitazione ma è consigliato non usarlo a ogni minimo sintomo di nervosismo o piccolo fastidio.

Molti pediatri, pur concordi nel consigliare l’utilizzo del ciuccio (dai 2 mesi fino e non oltre i 24), invitano però a indagare prima le cause del fastidio che ha generato il pianto per poterne eliminare la causa. Questo fa sì che tra genitori e bambini si instauri un legame di fiducia e che nel piccolo cresca la consapevolezza che dal papà e dalla mamma si possa essere protetti e compresi.

Un uso troppo frequente del ciuccio, tra l’altro, può provocare, con il passare dei mesi, una vera e propria dipendenza nel bambino che vede in questo oggetto un sostegno alla sua crescita emotiva e un viatico per tranquillizzarsi. Utilizzarlo per troppo tempo poi può anche causare altri tipi di fastidi come l’irritazione da ciuccio.

Cosa è l’irritazione da ciuccio?

La pelle dei neonati è un organo sensibile e delicato, occorre molta attenzione affinché rimanga in salute e ben idratata. Spesso però l’utilizzo prolungato del ciuccio può provocare nel bambino qualche fastidio intorno alla bocca: la cosiddetta irritazione da ciuccio. Per la verità si tratta di una vera e propria dermatite da ciuccio che colpisce i lati della bocca facendo insorgere rossore, un leggero gonfiore, screpolature e piccole fessurazioni.

Le cause dell’irritazione da ciuccio possono essere riconducibili spesso a una ipersensibilità ai materiali di composizione del ciuccio (gomma, lattice o caucciù), a una non corretta sterilizzazione del ciuccio o, anche e soprattutto, a un accumulo di saliva tra la tettarella e il suo manico che, a contatto con la pelle del bambino, la irrita e la indebolisce.
 

Come trattare la dermatite da ciuccio

In accordo con il pediatra studiate la soluzione migliore per il vostro bambino. Per ovviare all’insorgenza dell’irritazione assicuratevi di acquistare un ciuccio di ottima qualità, e adatto alle esigenze specifiche del neonato in quel momento; non dimenticate di sterilizzare il ciuccio con acqua bollente, vapore o disinfettanti specifici e soprattutto gestite i tempi di utilizzo del ciuccio.

Qualora invece vi troviate già di fronte a una irritazione, applicate un balsamo lenitivo per idratare e proteggere la pelle. Nei laboratori La Roche-Posay nasce CICAPLAST, una varietà di prodotti polivalenti e ipoallergenici che aiutano a lenire gli arrossamenti e a riparare e proteggere la pelle e la sua funzione barriera. La combinazione di agenti in essi contenuti ostacola l'adesione batterica e favorisce un miglioramento della pelle anche del neonato. Per la pelle a tendenza atopica scegliete Lipikar SYNDET AP+ una crema detergente adatta anche alle pelli più sensibili dei lattanti che lenisce e idrata.