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Capelli e peli del corpo sono tra i primi ad essere colpiti dalle terapie oncologiche. Fortunatamente, riprenderanno a crescere dopo l'ultima sessione di trattamento.
Per alleviare l'impatto psicologico della caduta temporanea dei capelli, puoi prendere il controllo della situazione consultando uno specialista in questo campo, come specialisti dei capelli o un esperto parrucchiere. Saranno in grado di consigliarti il taglio migliore prima di iniziare il trattamento e consigliarti su una vasta serie di soluzioni disponibili per affrontare questa fase, come protesi dei capelli naturali o sintetiche, turbanti di cotone o frangie. Potresti anche preferire l'uso di capelli, cappellini, berretti o foulard, alternandoli, o sfoggiare il capo scoperto."
Non esitare a consultare l'estetista socio-sanitario del tuo ospedale o un'associazione che offre laboratori di bellezza. Puoi anche rivolgerti a un dermatologo, al tuo infermiere di riferimento, a un parrucchiere socio-sanitario o un esperto parrucchiere. Ti aiuterenno a sviluppare e valorizzare il tuo nuovo aspetto.
SCELGO
IL COPRICAPO
PIÙ ADATTO AL MIO STILEJulie Meunier Fondatrice di Franjynes - Lesfranjynes.comCinque anni fa sono stata colpita da un tumore molto aggressivo che mi è costato 18 mesi di chemioterapia, durante i quali ero completamente calva. Ho provato ad indossare una parrucca, ma non riuscivo a riconoscermi con la parrucca. Così ho iniziato ad indossare turbanti, poichè grazie ad essi avevo la sensazione di sentire i miei capelli. Ma non avere più ciglia e sopracciglia era abbastanza stigmatizzante. Si dice che una cosa ne porta un'altra ancora, così ho creato una "finta frangia", da fissare sul capo grazie a un sistema brevettato, sulla quale si può poi sistemare un cappello o un turbante. Grazie a questa invenzione, che ho voluto condividere creando le Franjynes, ho rivendicato la mia identità e la mia autostima. Non ho potuto scegliere la malattia, ma ora potevo scegliere come gestire questo stigma visibile e difficile da affrontare.